Dalla nostra abbiamo due armi micidiali per riconoscere un buon Evo da uno scadente: il naso e la bocca.
Se sentiamo profumi vegetali, agrumati, di erba fresca, verdure (soprattutto in caso di evo giovani) oppure di frutta secca, erbe aromatiche, fiori, fieno, sentori di prodotti dell’orto meno “verdurosi” come carciofo e melanzana, o ancora spezie, allora siamo sulla strada giusta.
L’importante insomma è che si tratti di sensazioni piacevoli. Se non sentiamo niente, o peggio percepiamo odori che ci ricordano l’aceto, il rancido del prosciutto, la muffa o qualcos’altro di spiacevole, vorrà dire che siamo davanti ad un olio difettato, da non acquistare. Di certo questo non è un Evo.
Ora vi starete chiedendo: come ce ne accorgiamo se l’olio è in un contenitore sigillato? La risposta è, se possibile, acquistare extravergine in oleoteca, dove si può assaggiarlo, piuttosto che tra gli scaffali di un supermercato. Oppure, per riconoscere un buon Evo, fidatevi dei consigli di MisterEvo.🤠