Olio Evo. Ora c’è pure Gioè

Ce ne è voluto di tempo. Ma le cose belle e buone a volte si fanno attendere, soprattutto se si parla di olio Evo. Ora c’è pure Gioè. MisterEvo è lieto di presentare il suo primo extravergine di oliva biologico. Gioè non è solo la “gioia” di aver realizzato un “private label”, non è un punto di arrivo, bensì un inizio. Gioè rappresenta il primo passo di MisterEvo e del suo team nel dorato mondo dell’extravergine italiano. E scusate il ritardo.

Dove, come e quando

Gioè nasce tra le colline più interne della Sabina, lì dove il Lazio si prepara ad abbracciare l’Umbria. Non poteva essere che la Carboncella, cultivar del territorio di origine marchigiana, la vera protagonista di questo prodotto. A farle compagnia, per il restante 40%, sono Pendolino e Leccino, altre due varietà largamente presenti nel basso Reatino. Tutte raccolte la prima metà di ottobre. Chi conosce la Carboncella sa che non è un’impresa facile. Questa cultivar matura a novembre inoltrato e si fa più fatica a staccarla prima dai rami. E per produrre Gioè si è dovuto infatti ricorrere ad una raccolta manuale.

L’assaggio

Essere assaggiatori di se stessi è sempre rischioso, quindi meglio non strafare. Possiamo però dire che si tratta di un Evo di media intensità, a tutto tondo, piuttosto equilibrato. Al naso dominano sentori erbacei, spiccano pomodoro e mallo di noce. In bocca ritroviamo gli stessi gradevoli sentori. L’amaro, non troppo impegnativo, arriva presto e ci mette un po’ a smorzarsi lasciando il posto ad un piacevole pizzicore. Questo olio extravergine è consigliabile a crudo su insalate, verdure bollite e carni, in particolar modo quelle bianche. Come molti oli sabini anche Gioè si presta bene a pietanze a base di pesce e crostacei.

Olio Evo. Ora c’è pure Gioè

Olio Evo. Ora c’è pure Gioè. Per questo è necessario ringraziare anche il frantoio Sapora di Tarano (Rieti), e ancora la sinergia tra MisterEvo e l’oleoteca Gocce d’olio di Roma. Una collaborazione che speriamo possa continuare a dare i suoi frutti.