Spesa e rincari, l’Evo tiene. Sale il prezzo dell’olio, quello d’oliva però non preoccupa. Tutta colpa della guerra in Ucraina? In parte sì. Secondo uno studio di Altroconsumo le cause sono un “mix” di strategie commerciali delle catene di distribuzione e dei rincari delle materie prime. A cominciare dal vetro, di cui abbiamo già parlato. I prezzi alti causati già lo scorso anno dalla pandemia sono stati aggravati dal conflitto. In Ucraina, per chi non lo sapesse, ci sono importanti vetrerie. Tra le più grandi d’Europa. Ed è anche da queste che si riforniscono i grossisti italiani.
C’è olio e olio…
Rispetto ad aprile dello scorso anno il prezzo dell’olio è salito dell’11%. L’Unione Nazionale Consumatori ha elaborato i dati Istat e ha stilato una classifica dei prodotti alimentari che in aprile hanno registrato i maggiori rincari. E ciò influisce, non da poco, sui costi che devono sostenere le famiglie. Ma quali sono i prodotti che hanno fatto segnare i maggiori incrementi?
Quello di semi
In verità sul gradino alto del podio ci sono gli oli di semi. Il perché lo sappiamo. Le navi ucraine sono bloccate lì, davanti a Odessa, e nei campi si combatte invece che coltivare il girasole. Basti pensare che questo tipo di olio ha fatto segnare un rialzo del 34,3% in un solo mese. Al secondo posto della top 20, c’è la Farina, che vola del 17,2% rispetto allo stesso periodo del 2021. Terzo in classifica il burro: più 15,7% in un anno. E ancora pasta, pollame, verdure fresche, frutti di mare. In coda alla top 10 uova e succhi di frutta. Ma parlando di spesa e rincari, l’Evo tiene.
Spesa e rincari, l’Evo tiene
Se si considera la spesa di una famiglia tipo, ecco che la classifica ha tutto un altro sapore. Al primo posto della top 10 salgono le verdure fresche (+12% sull’anno). La frutta conquista il secondo gradino del podio. Medaglia di bronzo al pollame. E gli oli, non certo quello di oliva, finiscono ora in settima posizione con un rincaro medio rispetto al 2021 di quasi il 15%. L’olio di oliva si classifica decimo con un più 7,30 euro sull’anno. Eppure, questi 10 prodotti, fanno schizzare la spesa annua di una famiglia media di più di 200 euro nell’arco di appena 12 mesi.