Olio d’oliva, la Tunisia ora fa sul serio e punta a valorizzare le esportazioni in oltre 60 paesi. Come? Aumentando l’export dell’olio confezionato. Un valore aggiunto che per i prodotti tunisini può significare più competitività. Il tema è stato affrontato alcuni giorni fa nel corso di una riunione tra i maggiori protagonisti del mondo olivicolo del paese nordafricano alla presenza del ministro dell’Industria, Neila Nouira Gongi.
Il mercato tunisino
Il Paese quest’anno ha rappresentato il quinto produttore mondiale. L’export ha fatto segnare un +32%. Il mercato del prodotto confezionato è di appena 40 milioni di euro (30 mila tonnellate nel 2020), ma per l’olio d’oliva, la Tunisia ora fa sul serio. E le sole esportazioni dell’Evo rappresentano il 15% di quei 40 milioni. Attualmente il suo olio è già presente in più di 60 paesi nel mondo e si prepara a fare un salto di qualità grazie ad un piano strategico.
Olio d’oliva, la Tunisia ora fa sul serio
Il piano strategico è stato messo in atto per sviluppare il settore nel quinquennio 2023-2027. Tra gli obiettivi c’è lo sviluppo del consumo di olio sul mercato locale, l’esplorazione di nuovi mercati esteri e lo sviluppo di partenariati pubblico-privato. Il Paese si sta inoltre preparando a partecipare alla fiera internazionale dei prodotti alimentari che si terrà a fine giugno a New York (Fancy Food). Gli Stati Uniti rappresentano un mercato promettente per l’esportazione di olio d’oliva tunisino. Basti pensare che nel 2020 la Tunisia ha inviato in Usa 391 mila tonnellate di olio d’oliva.