Olio e vino, Evo-lutions – 3° livello

Nel secondo livello di Evo-lutions ci siamo lasciati con la sfida di abbinare lo stesso olio, annata nuova e vecchia, alle solite quattro tipologie di vino: bollicina, bianco, rosato e rosso. Il risultato di questa prova ha fatto nascere la curiosità, per Evo-lutions 3, di abbinare nuovamente quello stesso olio “vecchio”, ovvero della raccolta 2019/20, ancora ad una bollicina, a un bianco, ad un rosato e ad un rosso, ma diversi nell’uvaggio rispetto a quelli già utilizzati.

Ed ecco i risultati della seconda prova.

olio e vino

L’olio utilizzato nella seconda prova, sia della raccolta 2019/20 che 2020/21, è di media intensità, da monocultivar Peranzana (Puglia), ed è lo stesso che avevamo scelto nella prima prova, ma solo nella versione 20/21, e accostato ad un Franciacorta dosaggio zero, ad un Vermentino di Gallura, ad un rosé da uve Lagrein, e ad un Pinot Nero. I voti erano stati: medio/bollicina: 6+; medio/bianco: 3+; medio/rosato: 7; medio/rosso 7.

Ora abbiniamo all’olio un metodo classico da uve Bellone brut (Lazio), una Lugana (Lombardia), un Cerasuolo (rosato, Abruzzo) e una Barbera d’Alba (Piemonte).

Olio 2019/20: l’olio ha perso carattere, pur mantenendo una leggera nota amara, poco piccante. Restano piacevoli sentori di frutta secca.

Bollicina: voto 6/10: abbinamento accettabile. L’accompagnamento con questa “bolla” non esalta nessuno dei protagonisti ma, tutto sommato lascia una bocca piacevole.

Bianco: voto 7/10: abbinamento riuscito. Le note spigolose di questo vino particolarmente acidulo, e l’amaro, seppur lieve, ancora presente nell’olio, si gratificano. Finale gradevole in bocca. Piuttosto armonico, non lunghissimo.

Rosato voto 8/10: abbinamento azzeccato. Le flebili note amare dell’olio si riaccendono fondendosi armonicamente con quelle presenti anche nel vino, un cerasuolo da poche pretese, non particolarmente tannico, che nel finale dà note fruttate chiudendo in bellezza l’assaggio.

Rosso voto 6/10: abbinamento spericolato. Manca la spinta verticale, la sensazione è di una bocca non pulita (effetto lattoso). Questo vino rende l’olio di per sé molto fine, quasi “grasso”. Nel finale, però, superata questa sensazione, si riequilibrano pulendo la bocca e lasciandoci inaspettate e piacevoli note di frutta secca.

Olio 2020/21: spiccata nota amara, poco piccante nel finale, quindi leggermente squilibrato.

Bollicina: voto 3/10: pessimo abbinamento. L’olio è talmente amaro che anche il pane, pur sciapo, non riesce a smorzarlo. Con questa bollicina, così fresca e sapida, ma nello stesso tempo dalle note agrumate, la sensazione è velenosa. S’incontrano e si scontrano, e subito ti penti di averli accostati. Sensazione quasi fenica.

Bianco: voto 4/10: abbinamento non riuscito. Tra i due le uniche a divertirsi sono le ghiandole salivari a cui sono richiesti gli straordinari. L’assaggio lascia soltanto una bocca “allappata” e spegne, svilendoli, entrambi gli interpreti. Finale negativo.

Rosato: voto 4+/10: abbinamento quasi sbagliato. Nessun entusiasmo. Anzi… la bocca al sorso del vino non si pulisce né si integra, e riemerge quella sensazione lattiginosa. Entrambi rendono la bocca pesante, lasciandola vittima di una fastidiosa ferrosità.

Rosso: voto 4/10: abbinamento insufficiente. Anche qui ritroviamo la stessa sgradevole sensazione di “allappamento”. Il tannino accentua l’amaro già di per sé importante dell’olio e lo incattivisce amareggiandosi, svilendo il vino.

Suggestioni:

olio e vino

L’olio della raccolta 2019/20 ha ottenuto 4 abbinamenti su 4 positivi. In questo caso, trattandosi di un olio che ha col tempo smussato le note amare, l’abbinamento sembra che sia stato in qualche modo facilitato lasciando meno spazio ai contrasti con i vini che abbiamo scelto. Negli abbinamenti con lo stesso olio della raccolta 2020/21 è curioso invece notare come i risultati siano stati tutti negativi. L’amaro qui così preponderante si è nettamente scontrato con tutte le tipologie di vino, cosa che non era capitata nel precedente abbinamento fatto in Evo-lutions 1 con altre tipologie di vini, dove avevano addirittura ottenuto 3 volte su 4 dei risultati positivi.

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